
Pokè bowl: la tendenza del momento
E’ esplosa la mania del pokè bowl, ma qual è il segreto per creare un pokè bowl unico e diverso da tutti gli altri competitors?
Vi spieghiamo le sue origini, quali sono le versioni in commercio e soprattutto come fa il pokè di pokerì ad essere tra i tanti, quello più fedele alla tradizione.
Ultimamente non si parla d’altro, il pokè ha spodestato il sushi ed ha fatto il suo ingresso trionfale nel panorama culinario Europeo.
Ma il Pokè che troviamo nella nostra città è davvero come quello originale? Vediamo le differenze:
Esiste un pokè originale, quello hawaiano e molte altre imitazioni sparse per il mondo. Il pokè originale nasce come usanza dei pescatori che erano soliti mangiare pesce crudo tagliato a cubetti e condito/marinato.
Le versioni in commercio invece, oltre a prevedere una vastissima gamma di ingredienti aggiuntivi al suo interno, come riso frutta e verdura, non contemplano l’utilizzo di cotture e/o marinature. Tutti gli alimenti vengono infatti inseriti nelle bowl “a crudo” ed è l’utente finale che, se lo desidera può aggiungere le salse.
E il pokè di Pokerì allora perché è quello più fedele alla tradizione?
Semplice, perché Pokerì è l’unico brand che cucina ogni singolo ingrediente.
Ogni alimento proposto per comporre la bowl segue un particolare processo di cottura/marinatura, non troverete mai niente di crudo o insipido nel Pokèri.
Per questo gli ingredienti del pokerì non sono tantissimi, proprio come vuole la tradizione: pochi ingredienti, ma ben conditi e dal gusto strepitoso!
Tutti i menù presenti nelle nostre pokerì sono composti dallo Chef Stefano Callegaro, vincitore di Masterchef.
Non vi resta che venire a provarli!! Vi aspettiamo
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Quali sono i tuoi ingredienti preferiti?
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